iPadOS 16, quel che dovete sapere dal multitasking di Stage Manager alle funzioni Pro - macitynet.it

2022-07-02 03:46:12 By : Mr. Bruce zhou

La WWDC 2022 ha portato alla luce le novità che Apple metterà nei suoi sistemi operativi, macOs 13 Ventura, watchOs 9 e soprattutto iOS 16. Nel caso di iOS 16 in realtà parliamo di due differenti versioni che, seppure molto imparentate, sono destinati a prodotti distinti, iPhone e iPad per il quale è stato annunciato e presentato iPadOs 16.

Molte funzionalità di iPadOS 16 vengono naturalmente riprese da iOS 16; anche se per diversi aspetti si presentano graficamente e funzionalmente differenti, in realtà hanno obbiettivi perfettamente sovrapponibili e funzioni che, specie nelle app, spesso sono identiche. In questo articolo parleremo di alcune di esse diffondendoci in dettagli solo quando davvero qualche cosa cambiano nell’esperienza globale di iPad. Di altre faremo semplice menzione, rinviandovi al nostro articolo su iOS 16.

Cominciamo però da una cosa importante che iPhone con iOs 16 avrà, mentre e iPad con iPadOs 16 non avrà: la personalizzazione della schermata di blocco. Sì, avete capito bene: la funzione al centro di tanta enfasi quando è stata presentata su iOS 16, su iPadOs non sarà disponibile. Al momento almeno…

Secondo quanto hanno scoperto alcuni sviluppatori, esiste una modalità di debug che attiva la personalizzazione del lock screen; anche se un buon numero di opzioni non funziona (i widget ad esempio sono inutilizzabili), si tratta del segnale che Apple ha pensato di introdurre in iPad la funzione che abbiamo visto su iPhone e poi ci ha ripensato o forse che arriverà in future release. In ogni caso della personalizzazione della schermata di blocco di iPad non si parla da nessuna parte sui siti Apple e quindi per ora è meglio dimenticarsela.

Se su iPad non abbiamo la personalizzazione della schermata di blocco, il tablet presenza funzioni che su iPhone non ci sono. È il caso di Stage Manager, un sistema per la gestione di finestre multiple di cui parliamo approfonditamente qui. Si tratta della possibilità di avere sia il dock nella parte bassa dello schermo sia una serie di singoli dock ausiliari laterali (fino ad 8, 4 per lo schermo principale e 4 per lo schermo secondario) su ciascuno dei quali restano le applicazioni aperte. Questo permette di passare rapidamente da una singola applicazione ad un gruppo di App che si contendono degli spazi sullo schermo.

Stage Manager organizza in automatico le app e le finestre aperte per permettere all’utente di concentrarsi sull’attività in corso, offrendo al contempo la possibilità di vedere tutto a colpo d’occhio. La finestra in uso resta in primo piano al centro, mentre le altre appaiono raggruppate sulla sinistra dello schermo, permettendo così di passare al volo e con facilità da un’attività all’altra.

Attualmente Stage Manager funziona solo sugli iPad con processore M1 gli unici giudicati da Apple sufficientemente potenti per supportare questa funzione; Apple sostiene che è necessario un iPad molto potente per far funzionare le animazioni  rendere adeguatamente gli effetti grafici e così via. In più sarebbe necessario avere Virtual Memory Swap (la funzione di memoria virtuale di cui parliamo sotto) per far funzionare Stage Manager. Ma queste affermazioni hanno suscitato molte perplessità per differenti ragioni.

In primo luogo Stage Manager funziona su Mac con macOS Ventura anche se decisamente vecchi, quelli rilasciati nel 2017 che hanno processori meno potenti di M1. In secondo luogo Stage Manager funziona su iPad Air con processore M1 da 64 GB anche se questo modello non supporta Virtual Memory Swap.

Oltre a ciò, Apple sta sperimentando Stage Manager anche su altri iPad meno recenti. Nel codice di ipadOs 16 beta si trova infatti un riferimento a Chamois (il nome in codice di Stage Manager) per iPad più vecchi.

Il sospetto (più o meno) non detto è che Apple possa voglia in qualche modo sfruttare l’interessantissima funzione Stage Manager per spingere gli utenti di iPad Pro e non Pro che teoricamente sarebbero in grado di supportarlo ad aggiornare le proprie macchine.

iPad con iPadOs 16 introduce anche alcune novità nel campo delle applicazioni e delle funzioni. Qui di seguito vi illustriamo quelle peculiari e più interessanti per iPad

Alcune infatti sono decisamente nuove come Freeform, un nuovo software che nasce per incentivare e favorire la creatività, a distanza oppure dal vivo, beneficiando di una sorta di lavagna interattiva su cui lavorare collaborativamente senza distrarsi con la gestione del layout o delle dimensioni della pagina, che vengono invece regolate autonomamente dal sistema.

«Ogni membro del gruppo – dice Apple – vedrà in tempo reale eventuali modifiche o contenuti aggiunti dagli altri, il tutto in uno spazio di collaborazione ottimale» Freeform (che dovrebbe arrivare prima della fine dell’anno) permetterà anche di avviare una sessione da FaceTime e vedere tutti gli aggiornamenti direttamente nel thread di Messaggi.

iPad non aveva un’applicazione nativa per il meteo. Con iPadOs 16 ce l’avrà. Nasce per sfruttare al massimo il display mettendo in mostra animazioni coinvolgenti. «Basta un tap – ha detto Apple con una nota stampa – per vedere le informazioni meteorologiche principali o esplorare le mappe per controllare precipitazioni, qualità dell’aria e temperatura. Si può anche ricevere una notifica in caso di allerte meteo nella propria zona o verificare la qualità dell’aria mediante una scala di colori»

Apple sottolinea la qualità delle animazioni, gli sfondi animati che rappresentano la posizione del sole, il movimento delle nuvole e le precipitazioni

Gli iPad e specialmente gli iPad Pro (come dice il nome) sono dispositivi che vengono utilizzati spesso per compiti professionali. Per questo iPadOS 16 introduce nuove potenti funzioni che li rendono più vicino ai bisogni di chi lavora nel campo della creatività.

Abbiamo la Modalità Riferimento studiata ad hoc per iPad Pro 12,9″ con Display Liquid Retina XDR; grazie ad essa «si possono soddisfare – scrive Apple – i requisiti cromatici richiesti per attività di revisione e approvazione, color grading e compositing, per cui l’accuratezza dei colori e la fedeltà delle immagini sono fondamentali»

iPad Pro e iPad Air hanno un processore M1. A questi dispositivi iPadOs porta Zoom schermo un sistema per aumentare la densità dei pixel del display, così l’utente può vedere più contenuti nelle app, un’ottimo modo di sfruttare meglio Split View.

Infine c’è il già menzionato Virtual Memory Swap che affida, solo negli iPad con processore M1 e con “disco” da almeno 128 GB, allo spazio di archiviazione dell’iPad il compito di gestire una parte della memoria disponibile delle app che così otterranno fino a 16GB incrementando la fluidità del multitasking. Il limite a 128 GB di disco per sfruttare Virtual Memory Swap, esclude l’iPad Air da 64 GB. Per gli iPad Pro non c’è questo problema perché partono, appunto, da 128 GB.

iPadOs 16 conferisce a diverse applicazioni importanti novità. Come detto molte sono le stesse che arriveranno in iOs 16, altre sono peculiari del tablet.

Ad esempio in iPadOs 16 come in iOS 16 l’app Messaggi aggiornata che consentirà di fare operazioni come modificare o annullare l’invio di messaggi recenti, recuperare quelli appena eliminati e contrassegnare le conversazioni come non lette per poterle consultare in un secondo momento.

Per quel che riguarda iPadOs 16, visto il target del dispositivo, Apple sottolinea le funzioni di Messaggi che semplificano la collaborazione e la gestione dei contenuti condivisi da File, Keynote, Numbers, Pages, Note, Promemoria e Safari, oltre che app di terze parti. Quando l’utente manda un invito a collaborare tramite Messaggi, tutte le persone che lo ricevono verranno aggiunte automaticamente al documento, al foglio di calcolo o al progetto condiviso.

Se qualcuno apporta una modifica a un file, tutti gli altri la vedranno in cima al thread di Messaggi. E quando si lavora in team a un progetto, si può facilmente intervenire nella relativa conversazione in Messaggi o iniziare una chiamata FaceTime con tutto il gruppo, con un semplice tap.

Mail come messaggi è stato molto rinnovato in iOS 16. Su iPad, una piattaforma eccellente per la comunicazione e anche per la posta elettronica, iPadOs 16 permette come su iPhone di annullare l’invio delle email prima che vengano consegnate alla casella di posta del destinatario, di programmare i messaggi e spedirli quando si desidera e spostare i messaggi inviati nella parte superiore della posta in arrivo per eventuali follow-up.

C’è anche la funzione Remind Later per essere richiamati dall’applicazione quando ci si deve ricordare di spedire un messaggio. Importante la funzione di ricerca riprogettata che offre risultati più accurati correggendo gli errori ortografici e usando dei sinonimi per i termini di ricerca.

in iPad come iPadOs 16 c’è la nuova libreria foto condivisa di iCloud. di cui abbiamo parlato nell’articolo su iOs 16. In sostanza è un sistema per condividere le foto della propria libreria, utilizzando una speciale cartella diversa da quella in cui viene caricato il back up di iCloud. Tutti i partecipanti alla libreria condivisa possono aggiungere, eliminare, modificare o contrassegnare come preferiti i video e gli scatti condivisi, che appariranno nelle sezioni “Ricordi” e “Foto in primo piano” di ciascuno.

Si tratta, dice Apple  «di un nuovo modo per condividere con semplicità i propri ricordi con una libreria di iCloud  a cui possono collaborare, contribuire e accedere fino a sei persone», perfetta per viaggi in famiglia o in gruppo.

Con iPadOs 16 Apple ha reso Safari più personalizzabile e sicuro. Il browser permette di condividere gruppi di pannelli e segnalibri o avviare una conversazione direttamente da Safari. Inoltre, i gruppi di pannelli hanno delle pagine di avvio dedicate e personalizzabili con immagini di sfondo, segnalibri e sezioni che tutti possono vedere e modificare.

Safari integra la tecnologia Passkey, un sistema di autenticazione che si fonda sulla biometria e che ha il fine di rendere più sicuro e facile la gestione delle password. Ne abbiamo parlato non solo nella pagina dedicata ad iOS 16 ma anche più diffusamente in un articolo specifico che vi invitiamo a leggere. Per questo non approfondiremo questo argomento in questa sede.

iPadOs 16 introduce importanti novità in Live Text, la funzione che in Italiano si chiama Testo Attivo. Sfruttando l’intelligenza on-device, Testo attivo riconosce le scritte nelle immagini presenti nell’intero sistema, e ora funziona anche con i video: basta metterli in pausa e il testo nel singolo fotogramma diventerà completamente interattivo, e con un semplice tap si potrà vedere la traduzione in un’altra lingua o convertire una valuta.

Ora Ricerca visiva permette di isolare il soggetto di un’immagine separandolo o rimuovere lo sfondo con un tocco, e sa anche riconoscere più tipologie di uccelli, insetti, statue e molto altro.

Qui sotto il filmato del keynote Apple, partendo dal minuto in cui si comincia a parlare di di iPadOs 16

iPadOs 16 è compatibile con quasi tutti gli iPad rilasciati più recentemente. Vediamo quali

Restano perciò esclusi iPad Air 2 (rilasciato nell’ottobre del 2014) e iPad mini 4 (rilasciato nel settembre 2015), che si fermeranno all’ultimo aggiornamento che Apple renderà disponibile con iPadOS 15, mentre la lista comprenderà anche gli iPad che saranno rilasciati questo autunno, di cui ancora non facciamo menzione perché i nomi non sono stati ufficializzati ma che potrebbero includere l’iPad di decima generazione e un aggiornamento rilevante degli iPad Pro

iPadOs 16 dovrebbe essere disponibile contemporaneamente ad iOs 16. Questo fissa all’autunno la sua data di lancio. Prima di allora sarà possibile provare alcune beta pubbliche. Gli sviluppatori registrati già ora possono provare iPadOs 16 sui loro dispositivi.

Va ricordato che le versioni beta non dovrebbero essere mai installare sull’iPad che si usa tutti i giorni perché queste prime versioni sono spesso altamente instabili e c’è il rischio concreto di perdere tutti i dati.